GVS è fin da sempre alla ricerca di soluzioni e tecnologie innovative al fine di garantire prodotti all’avanguardia.

 

È così che è nata la sinergia tra GVS, Università di Bologna e Marchesini Group per sviluppare un prototipo di maschera prodotta con le nanofibre polimeriche ad elevata carica elettrostatica, che hanno una capacità di protezione da virus e batteri superiore rispetto ai materiali attualmente utilizzati per i dispositivi di protezione individuale.

Tutto è cominciato poco dopo lo scoppio dell’emergenza Coronavirus: un gruppo di ricerca interdisciplinare dell’Università di Bologna si è messo al lavoro con GVS, che ha messo a disposizione materie prime, conoscenze e capacità di testing sui Dispostivi di Protezione Individuale, e con Marchesini Group, che ha fornito macchinari innovativi per la produzione del materiale, per realizzare un materiale filtrante che avesse un’elevata capacità protettiva.

“Abbiamo un forte interesse allo sviluppo a all’utilizzo di materiali innovativi che consentano di portare sul mercato dispositivi di protezione che alzino il livello di sicurezza e di comfort degli utilizzatori finali. La collaborazione con l’Università di Bologna permette a GVS di mettere a frutto ed espandere il proprio know-how sui materiali filtranti, promuovendo sinergie sul territorio e contribuendo ad approvvigionare con fonti locali le linee produttive di maschere FFP3, che prontamente GVS ha realizzato in Italia per fare fronte alla pandemia”.

Massimo Scagliarini, CEO di GVS

Leave a Reply